Recensione del libro Chimere di Sara Vallefuoco edito Mondadori
Trama:
È la notte di San Silvestro, l'ultima dell'Ottocento, e Roma saluta l'arrivo del secolo nuovo. Dopo il distaccamento in Sardegna, non privo di giorni dolorosi, il vicebrigadiere Ghibaudo ha accettato la proposta di Amelia di trasferirsi a Roma, dove un matrimonio di facciata può garantire a lei la possibilità di iscriversi alla tanto desiderata facoltà di Medicina, e a lui di continuare a nascondere il suo segreto. Ma ciò che in teoria è la soluzione perfetta non sempre regge la prova della vita, e anche a causa di una società in cui la parità di genere è un orizzonte remotissimo, bugie e non detti si sono infilati negli interstizi della loro quotidianità, minandone le basi. Il destino torna a bussare alla porta di entrambi quando una giovane sposa viene ritrovata morta nella vasca da bagno, all'apparenza affogata. Si tratta di una tragica fatalità o di un indecifrabile omicidio? Ghibaudo inizia a indagare insieme al collega Moretti, sempre più appassionato alle nuove tecniche investigative, senza sapere che tutto sta per cambiare, dalle sue convinzioni professionali alla relazione con Amelia, complice l'entrata in scena di un giornalista che sembra conoscerlo come mai nessuno prima.
Titolo: Chimere
Autore: Sara Vallefuoco
Editore: Mondadori
Genere: Gialli e Thriller
Formato: Cartaceo + eBook
Prezzo: 17,10€ o 9,99€
Data pubblicazione: marzo 2023
Pagine: 360
ISBN-10: 8804761482
ISBN-13: 978-8804761488
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Voto: 🌟🌟🌟🌟/5
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Recensione:
Buongiorno lettori,
oggi vi presento un libro giallo ambientato nella Roma di fine ottocento inizio novecento.
I protagonisti principali sono il brigadiere piemontese Ghibaudo, il brigadiere capo Moretti, romano, e la sarda Amelia Spano, studentessa di medicina che sogna di diventare una delle prime donne medico.
Il caso inizia durante la notte del 31 dicembre del 1899, quando una novella sposa viene trovata morta in una vasca da bagno. Subito si pensa ad un incidente ma tra i brigadieri ci sono forti dubbi, così, con la "scientifica" rudimentale di inizio novecento si raccolgono tracce e impronte digitali.
Il caso viene portato a termine in breve tempo, appena sette giorni ma la complessità è assai elevata. I personaggi sono molti e ben caratterizzati, dai popolani come le sarte Nina e Marietta, al giornalista Luigi Santacroce che scrive per il quotidiano Avanti! sempre alla ricerca dello scoop rischiando spesso la vita con le sue parole.
Ho adorato questo libro dall'inizio alla fine e mi sono appassionata al caso sempre più complesso e intrigato. La documentazione storica è minuziosa e alla fine del libro vengono riportati i testi a cui la scrittrice si è affidata. Le scoperte storiche che ho fatto leggendo questo racconto sono incredibili, infatti non sapevo che le donne agli inizi del secolo scorso non potevano effettuare o partecipare ad autopsie perché la vista di un corpo nudo era vietato. Questo mi ha fatto capire ancora di più quante battaglie, piccole o grandi che siano, ci sono state per ottenere diritti che ora diamo per scontati e pensare che sono appena passati poco più di 100 anni.
Consiglio questo libro agli amanti del genere, anche a chi non ha letto il primo racconto di Sara Vallefuoco perché, anche se vari personaggio ritornano, è una storia a parte.
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