Recensione del libro Il colore dei pensieri di Arturo Bernava edito Chiaredizioni

TRAMA:
Un piccolo paesino adagiato sulle montagne abruzzesi diventa, insieme all’Africa meravigliosa e contraddittoria, lo scenario de “Il colore dei pensieri”, tavolozza variegata e multiforme di vite, di sogni e di culture. L’amore, su tutto, tiene le fila di una trama coinvolgente, viva e scoppiettante, ricca di colpi di scena, di nomi e di circostanze: Doralice e Alvaro, appassionati e appassionanti protagonisti del romanzo, amanti – ciascuno a modo proprio – delle parole, si ritrovano al centro di un sordido intrigo internazionale, che tinge le pagine di rosa e di noir contemporaneamente. “Il colore dei pensieri” è un romanzo dalla partitura novecentesca, che focalizza l’attenzione sull’uomo e ne evidenzia le miserie, le bassezze, le pochezze, puntando il dito contro le contraddizioni e le ingiustizie della società odierna, ma anche le potenzialità e i valori. Di grande impatto emotivo risultano i riferimenti alle grandi figure di Peppino Impastato e di Federico Caffè, presenze che rendono omaggio alla doppia anima, abruzzese e siciliana, del libro e dell’autore. La narrazione brillante e poetica è costellata, poi, da enigmi irrisolti, squarci voluti di “non detto”: dalla grottesca e divertente questione sulla materia di laurea del Cingoglossi, che diventa quasi un rompicapo, alla conclusione ad effetto, che adombra una possibile altra soluzione, e che fa del romanzo un’opera aperta, dal finale cinematografico, tutt’altro che scontato.
Autore: Arturo Bernava
Editore: Chiaredizioni
Genere: Narrativa Contemporanea
Formato: Cartaceo
Prezzo: 12,75€ cartaceo
Data pubblicazione: maggio 2018
Pagine: 266
Isbn-10: 8885561098
Isbn-13: 978-8885561090
Link d’acquisto: https://amzn.to/2QQ9wrt
Voto: 🌟🌟🌟🌟🌟/5

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RECENSIONE:
Buongiorno readers!!!
Sono passati mesi dalla fiera del libro di Torino ma sono riuscita a leggere solo ora questo libro che mi è stato donato dall'autore in persona con tanto di dedica personalizzata.
Dunque inizierei subito a spiegarvi il perché di questa copertina così ben fatta e curata nei minimi dettagli.
Se analizziamo la prima immagine in alto a destra c'è un monte che richiama il luogo in cui ci troviamo e più precisamente in Abruzzo, scendendo a sinistra abbiamo l'immagine di un microfono da radio, luogo in cui sono state ambientate all'inizio e nella parte centrale del libro alcune scene. Scorrendo ancora in basso a destra c'è l'immagine di un ragazzo di colore all'apparenza triste perché questo racconto tratta anche l'argomento dell'immigrazione clandestina e nei restanti quadratini ci sono due frasi inerenti al testo.
Ma ora parliamo dei protagonisti principali che sono Doralice Persiano scrittrice e proprietaria del Caffè Caffè e Alvaro Cingoglossi detto il "Cingo", un pentito nascosto appunto nel locale della ragazza per la sua sicurezza. Praticamente una coppia che non ha niente in comune a parte il fatto di trovarsi contemporaneamente sotto lo stesso tetto ma la maggior parte delle volte, come spesso accade, c'è un qualcosa che questi opposti li fa attrarre.
All'interno della storia abbiamo anche il figlio di Doralice che si chiama Giulio, un bambino ritenuto matto da tutti ma che ha deciso consapevolmente di non parlare più dopo che suo padre è stato ucciso mentre passava davanti ad un locale in cui era in corso una rapina.
Il racconto presentato da Arturo Bernava è una storia di vite comuni che ci legano inesorabilmente a ciò che vediamo tutti i giorni alla tv dal disperato che arriva in italia con i barconi per "rubarci il lavoro" al pentito, un codardo che prova a ridurre la sua pena incastrando altri al bimbo ritenuto pazzo solo perché diverso dagli altri.
Spesso tendiamo a puntare il dito contro persone che non conosciamo e le giudichiamo senza aver prima ascoltato la loro storia, la loro verità.
Libro consigliatissimo.
ARTURO BERNAVA:
Arturo Bernava, è nato nel 1970. È stato premiato in oltre cento concorsi letterari, sia per scritti inediti che editi. Suoi racconti risultano pubblicati da numerosi editori. Nel 2009, per la casa editrice Solfanelli, ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo Il colore del caffè (premiato in una ventina di premi letterari). Nel 2010 è uscita una sua raccolta di racconti dal titolo ELEvateMENTI (Tabula fati, Chieti), che, tra i vari riconoscimenti, ha ottenuto anche la medaglia della Presidenza del Senato al Premio Parco Maiella di Abbateggio. Nel 2013 ha pubblicato “Scarpette Bianche” (Solfanelli Chieti), risultato vittorioso in una trentina di certami letterari. Ha scritto anche per il teatro e ha collaborato con alcune riviste periodiche, sia cartacee che online, tra cui “Tuttoabruzzo” e “Arteinsieme”. Dirige il gruppo editoriale “IlViandante – Chiaredizioni”.


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 ELENA 

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