Recensione del libro Metamorfosi Inverse di Alessandra Bucci edizioni Chiaredizioni

TRAMA:
Una storia che si offre al lettore come una sorta di intricato "nodo", una matassa ingarbugliata da sciogliere, pagina dopo pagina, passo dopo passo. Un metaforico viaggio ricco di sfumature e colpi di scena che porterà Betta, la protagonista, il goffo e paffuto bruco costretto ad affrontare situazioni difficili e dolorose, a spiccare finalmente il volo dopo aver allentato e sciolto gli stretti nodi che la tenevano legata a terra. Problematiche di origine psicologica, quali tricotillomania e bulimia, segnano e caratterizzano il passaggio alla maturità mentre sullo sfondo storie di degrado e bullismo non riescono a impedire alla nuova Elisabetta di poter sbocciare innalzandosi verso l'alto per diffondere nell'aria la sua nuova e gradevole essenza. Un profumo che sarà d'aiuto anche a chi nuota ancora nel fango e avrà bisogno di legarsi in qualche modo a lei per venirne fuori.
Autore: Alessandra Bucci
Editore: Chiaredizioni
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Cartaceo
Prezzo: 11,47€ cartaceo
Data pubblicazione: febbraio 2019
Pagine: 156
Isbn-10: 8885561160
Isbn-13: 978-8885561168
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Voto: 🌟🌟🌟🌟/5

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RECENSIONE:
Buongiorno lettori!!!
Alessandra Bucci inizia a scrivere questo libro con una sorta di sfogo, in cui dichiara di esser stata vittima di bullismo come Elisabetta, la protagonista di Metamorfosi inverse.
Diviso in tre sezioni, il passato, il presente e il futuro, viviamo passo dopo passo la sofferenza di una persona  e scopriamo quanto è dura la vita da vittima.
Ormai cresciuta Elisabetta ritrova un vecchio diario con la copertina rossa e subito ricorda cos'ha sofferto durante gli anni più difficili, quelli dell'adolescenza.
Rilegge alcuni passi con noi e dopo averci fatto vivere la sua depressione, ci tranquillizza con la rivelazione che ora è una professoressa e finalmente sta per ritornare nel suo paese di origine.
Da ora in poi entriamo nel capitolo presente in cui ci racconta di aver ritrovato un vecchio amico del pullman, di aver fatto un ottima conoscenza tra i professori dell'istituto e di avere una classe fantastica, non fosse per un unico elemento.
Proprio quest'ultimo la preoccupa abbastanza in quanto è già stato bocciato un paio di volte, non segue la lezione e terrorizza i propri compagni.
Nonostante tutti gli altri professori ci abbiano rinunciato, Elisabetta prende a cuore la causa di Ramón e, anche se lui non vuol'essere aiutato, la professoressa convoca in ufficio il padre per cercare di capire quali sono i problemi che affliggono questo ragazzo.
La visione che si para davanti agli occhi di Elisabetta è sconcertante, il padre di Ramón è quella bestia che l'ha perseguitata per tutto il periodo scolastico, colui che l'ha fatta soffrire di bulimia, tricotillomania, insicurezza e mancanza di autostima.
La professoressa come si comporterà davanti al suo peggiore incubo? Continuerà a cercare di salvare Ramón o sfogherà su di lui tutte le angherie che ha subito dal padre ma soprattutto, Floris riconoscerà Scofò?
"Metamorfosi inverse", oltre ad essere quasi un'autobiografia è la storia di tante persone come me che da piccole sono state vittime di bullismo semplicemente perché erano più in carne del "normale" o perché erano particolarmente timide quindi incapaci di difendersi.
Leggendo questo libro ho scoperto che esiste la tricotillomania che è un disturbo del comportamento, in quanto porta le persone stressate a strapparsi fino ad intere ciocche di capelli, rimanendo molte volte quasi calve. 
Grazie a questa storia ho rivissuto il mio periodo delle elementari e delle medie e dopo averci ragionato molto sono arrivata alla conclusione che c'è sempre una soluzione a tutto, l'importante è farsi aiutare dai genitori o da persone di fiducia che con poco risolvono la situazione anche se la crediamo impossibile.
Consiglio questo libro a chi si sente abbandonato e senza una via di fuga o a chi semplicemente vuole leggere una storia di vita comune.
Purtroppo le scuole sono piene di ragazzi abbandonati al proprio destino e non sempre c'è una Elisabetta che si prende cura di loro.

ALESSANDRA BUCCI:
Alessandra Bucci è nata a San Benedetto del Tronto (AP) nel 1972. Laureata in Lettere moderne e in Scienze della formazione e gestione delle risorse umane vive con la famiglia a Martinsicuro (Te) dove insegna lettere presso la Scuola Secondaria di Primo e fa parte di un’associazione culturale, il Martinbook. Nel 2014 ha pubblicato la silloge “I sentieri dell’anima” (Duende), nel 2015 “Donne. Sette racconti, un’unica storia” (Intermedia edizioni). Nel 2016 è uscito il suo terzo lavoro, il romanzo “Raccontami il mare” (L’Erudita). A marzo 2017 ha vinto il primo premio per la sez. A al V concorso letterario “Città di Tollo”. Una nuova silloge “Stagioni d’amore, stagioni di morte” (Irdi-destinazionearte) è stata pubblicata a giugno 2017. Nello stesso mese ha vinto il terzo premio al Premio letterario “Autori italiani” della città Castellana Grotte (Ba). Ad agosto ha ricevuto il secondo premio al III Concorso “Poesia nel borgo” di Montignano di Senigallia (An) e il secondo premio al XXXIV Certame di poesia dialettale di Celenza sul Trigno (Ch). All’interno della I edizione del Premio Letterario “Luca Romano”, ha ricevuto il primo premio proprio per questo romanzo all’epoca inedito.



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